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Marta Canino, sirenetta a Venezia. |
La Sirenetta di Copenhagen protegge con il suo sguardo le bellezze della città dalla furia del mare del Nord. Anche Venezia ha finalmente trovato
la sua guardiana sirenetta in una giovane ragazza dalle mille battaglie. Marta Canino, classe 1985,
eroina capace di buttarsi in laguna pur di bloccare il fascismo delle Grandi Navi, è ancora viva e non è soltanto una statua. Determinata e carismatica, dal passo svelto come tutti i giovani veneziani, questa ragazza
rappresenta il futuro politico di una città e di una laguna uniche al mondo.
Venezia più che dalla furia del mite Adriatico va infatti protetta dai vari fascismi che ciclicamente tentano di intaccarne quell'aria pura salmastra, tutta speciale che respiri a Venezia. Un profumo di autentica libertà. Altro che acqua alta,
sono i vari tipi di fascismo che uccidono l'anima delle persone nate libere. A proposito di aria che respiriamo, c'è il fascismo delle Grandi Navi,
ognuna delle quali inquina come 14mila auto, che si impongono a Venezia. Mostri che sventrano quell'equilibrio delicato e precario chiamato laguna. Ecco quindi
Marta impegnata nel comitato No Grandi Navi. C'è poi un altro tipo di fascismo, più subdolo, quello dell'accademico
Renato Brunetta che zampetta per Venezia con la scorta che lo protegge dalle sue cazzate, una per tutte
la sua proposta di sventrare la laguna con la sublagunare.
Eccoti Marta che alla trasmissione Servizio Pubblico con ospite proprio Brunetta innalza gli spiriti
parlando senza peli sulla lingua di riciclaggio di manager sporchi all'interno delle università, con riferimento all'ateneo veneziano. Eh si, c'è anche il fascismo del
REttore della Cafoscari, Carlo Carraro, che durante il suo mandato ha pensato di invitare e premiare personaggi inquisiti e loschi, per poi tentare, con un colpo di coda finale, di svendere ad una finanziaria il patrimonio immobiliare dell'ateneo composto da splendidi palazzi storici. Puntuale per opporsi
Marta occupa le sedi universitarie. La ragazza ha carattere. Chi la ferma.
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Marta Canino, ragazza dalle mille battaglie, ora in prima linea nella trasmissione Announo (La7). |
Di
fascismi patologici ce ne sono tanti, se facessi la lista completa annoierei prima di tutto me stesso. Vi basti pensare, come esempio per il tutto, alla
ideologia leghista che ha sempre cercato, senza mai riuscirci politicamente, di impossessarsi di Venezia, nominandola capitale del proprio fascismo.
Abbiamo tutti bisogno di Marta. Marta è quella fatina che dona lustro e vita a pinocchio e che gli fa levitare lo spirito. Il suo carisma è un ascensone culturale, ti spinge a guardare in alto ai grandi ideali. Marta sarà un giorno sindaco di Venezia perché prima o poi sarà donna, come prima o poi ci sarà un papa nero che che
'scolta 'e 'me canson in venessian perché el xé nero africa.
Si dice che l'apertura mentale dell'uomo sia direttamente legata alla sua cultura: quanto più questa è vasta, tanto più sarà in grado di apprezzere le diversità. Quel dono di saper apprezzare le diversità, quel raro dono che aveva
Vittorio Arrigoni per capirci, ha spinto
Marta ad unirsi alla carovana “Uniti per la Libertà” per raggiungere con due camion carichi di cibo, medicinali e strumentazioni chirurgiche il campo profughi di Ras Jadire sul confine libico.
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La studentessa Marta Canino, nelle immagini del TGR, mentre
accademico a Ca' Foscari. Protestava per presenza in ateneo
di Paolo Scaroni.
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Io sono un blogger, scrivo soprattutto per le persone che verranno. La mia indole mi spinge a ricercare quello che ancora non abbiamo esplorato o capito, o che anzi ci impegniamo a perseguitare
(le battaglie che Marta conduce costano care, solo il tuffo in laguna per fermare le Grandi Navi costa 2000 euro di multa. Vi lascio immaginare tutto il resto, diffide, denunce, etc). Gli Italiani di oggi stanno ancora leccandosi le ferite dopo aver votato per vent'anni personaggi tra il Berlusconi e l'Umberto Bossi. Che chi piange lacrime di coccodrillo e non riesce a capacitarsi di come abbia potuto votare Giovanardi, Capezzone o Bondi. Non gli pare verosimile.
Ho scelto di 'pontificare' questa giovane ragazza per essersi distinta per dignità in un' epoca involutiva superficiale durante la quale
Mediaset si prostituiva in onda con veline, letterine e prostitutine di Arcore. Le battaglie di Marta sono anche per quei giovani lobotomizzati e consumati dalla televisione che hanno prima di tutto perso se stessi oltre che il proprio futuro. Troppe volte ci accorgiamo di quanto accade troppo tardi. Rimpiangiamo e leggiamo i loro libri, Gesù e Socrate, ma all'epoca facevamo a gara per tradirli o condannarli a morte. Io ho deciso di supportare Marta perché la vita è adesso.
Mi sono laureato nel 2006 con una tesi sulla laguna di Venezia cercando di condividere quella bellezza obliterata giornalmente da un turismo selvaggio distruggi e fuggi o da capitani di ventura che devono venire a inquinare proprio in un ecosistema unico al mondo come quello della laguna. Condivido inoltre con Marta le pene di Ca' Foscari che mi vedono escluso e bannato dalla vita cafoscarina dopo essere stato
tra i primi ad essersi opposto pubblicamente al REttore con commenti sul suo blog. Infine, era il 2008 quando postai il video '
I send an S.O.S to the world: the venetian lagoon is dying', mostrando le condizioni innaturali della laguna e lo schiaffo delle Grandi Navi che si aggiravano per un cimitero privo di flora e fauna. Da allora poco o niente è veramente cambiato.
È arrivato il momento di chiederci chi sta veramente difendendo il nostro futuro e la nostra bellezza. Io ho una risposta proposta, Marta Canino la guardiana sirenetta che ci protegge dai fascismi.
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Insieme, tutto è possibile. |