venerdì 21 novembre 2008
Vajont senza parole: paesaggio lunare
venerdì 14 novembre 2008
La "condanna a morte" di questo paese è lo stile della curia
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Giovanna d'Arco e Giordano Bruno sono stati bruciati sul rogo;
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Galileo Galilei è stato costretto dalla chiesa ad abiurare;
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la Chiesa vendeva le indulgenze come hamburger e patatine provocando la reazione di Martin Lutero;
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con la complicità della Chiesa e con i crocifissi in mano sono state sterminate intere popolazioni del Sud-America ed in altre parti del mondo;
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la Chiesa tentò di assassinare fra Paolo Sarpi il quale scampato ai sicari disse "Riconosco lo stile della Chiesa";
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la gran parte dell'arretratezza del meridione d'Italia si deve proprio al latifondo ecclesiastico la cd "manomorta ecclesiastica" che per secoli ha afflitto buona parte del paese e molti dei mali che affliggono la società italiana dalla gerontocrazia adreottiana alle innumerevoli ingiustizie sociali (vedi l'emblematica condizione di disparità in cui si trova la donna, ancora quasi del tutto esclusa dagli organi decisionali quali cda, parlamento..La classifica stilata dal World Economic Forum che analizza la condizione femminile in base alla partecipazione alla vita politica, economica, l'istruzione e l'assistenza sanitaria vede l'Italia 67esima: dopo di noi in Europa solo Repubblica Ceca, Romania, Grecia, Cipro e Malta; prima di noi nel mondo Lituania, Moldavia, Lesotho, Filippine, Botswana, Mozambico) si possono imputare allo status quo portato avanti a remi indietro dalla Chiesa;
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si sono perfino negati i funerali a Piergiorgio Welby dopo averne mortificati i diritti naturali. Piergiorgio Welby aveva detto in una lettera al Presidente della Repubblica: "Io amo la vita, Presidente. Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso – morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita – è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. Il mio corpo non è più mio ... è lì, squadernato davanti a medici, assistenti, parenti. Montanelli mi capirebbe. Se fossi svizzero, belga o olandese potrei sottrarmi a questo oltraggio estremo ma sono italiano e qui non c’è pietà";
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in questi ultimi anni la Chiesa ha pesantemente e con successo interferito nella politica italiana prodigandosi per negare i diritti alle coppie di fatto estranee al concetto di famiglia cattolica e per disconoscere agli omosessuali la capacità di amare veramente e di essere persone come tutte le altre, relegandole ai margini della società;
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la Chiesa ritiene prevalente il suo diritto a disporre della vita di Eluana Englaro, arrivando come in questo caso ad asserire che la Giustizia italiana l'ha condannata a morte rispetto al diritto del padre che l'ha messa al mondo e che chiede che si ponga fine a questo accanimento terapeutico che la figlia avrebbe rifiutato e che Piergiorgio Welby ha felicemente descritto essere una non-vita;
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la Chiesa continua a mietere vittime criminalizzando moralmente i metodi contraccettivi e nella sua politica non si fa portavoce di quegli "ultimi che dovrebbero essere i primi", ed è distante anni luce dal messaggio d'amore lasciato da Gesù Cristo e da Francesco d'Assisi e da quei missionari che oggigiorno con coraggio combattono contro l'analfabetismo e la fame nei paesi in via di sviluppo.
sabato 1 novembre 2008
Connivenza tra Francesco, capo dei mazzieri con le mazze tricolori e alcuni poliziotti.
60 anni fa' questo paese, ebbe bisogno di un intervento chirurgico esterno per asportare un male, il fascismo, che aveva conquistato quasi l'intera società, ormai priva degli anticorpi per guarire. 60 anni dopo questo scempio di vite ed ideali, dall'abissino ucciso all'onorevole Matteotti, spavaldi neofascisti hanno fatto arrivare a piazza navona un camion con decine di spranghe e mazze da baseball con il tricolore in grado di fare ragionare gli studenti (la maggior parte di centro-sinistra) che manifestavano contro i provvedimenti del governo (di centro-destra) sulla Scuola ed Università. Questa è l'ennesima e GRAVISSIMA nuova vergogna italiana. Un rigurgito neofascista, che già attraversa tutte le curve degli stadi di calcio, che è penetrato anche nelle partite di calcio della nazionale italiana e che ora approda senza più timori reverenziali anche nella storica piazza Navona. Così la società incomincia ad accettare l'operato di questi "bravi" ragazzi (quello che fanno son ragazzate), incomincia quel processo di accettazione psicologica del più forte e prepotente. La mazza psicologica. Nel prossimo filmato si può notare come le forze dell'ordine, parlino con alcuni elementi che brandiscono le mazze da baseball come se si conoscessero, invitandoli a defilarsi ed ad andare via, prima che fossero obbligati dall'evidenza all'arresto. Una eventuale connivenza gravissima la lascio al giudizio delle vostre coscienze e della vostra onestà intellettuale, poichè la verità è ovunque anche dove la si neghi, al di là di quello che possa dire io o che possiate dire voi.
Francesco neofascista con una mazza tricolore in mano grida "Tutti in linea, nessuno passa, nessuno passa, NON SIAMO QUI PER PROVOCARE (ecco un bell'esempio del cosiddetto bipensiero orwelliano: con la mazza in mano, grida che non vuol provocare..). Pochi minuti dopo i gravi scontri un poliziotto rivolgedosi a Francesco, che non giace a terra arrestato come i suoi compagni neofascisti, gli dice "Levati Francesco, vai via vai via" E Francesco allora a braccia spalancate grida come a proteggerli e ad informare i poliziotti "Questi qua sono i miei ragazzi, questi qua sono i miei ragazzi, ... lo sapete, la conoscete la situazione.."
ABBIAMO DIRITTO DI SAPERE:
1. Chi è questo Francesco e perchè è conosciuto dalle forze dell'ordine che gli dimostrano un trattamento di favore se non sudditanza.
2. Chi è il poliziotto che lo chiama per nome e quali sono i suoi rapporti con questo Francesco.
3. Qual'è la situazione conosciuta dalle forze dell'ordine a cui allude questo Francesco.
L'apologia del fascismo è in Italia un reato, come sancito dalla Legge Mancino 20 giugno 1952, n. 645 “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione” che all'art. 1 recita: "si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista". Mentre l'art. 4: "Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità indicate nell'articolo 1 è punito [...]"
Io condanno qualsiasi tipo di estremismo sia di destra che di sinistra. Proprio per questo le menzogne di Studio Aperto (come sempre) sulla vicenda mi fanno rabbrividire; Studio Aperto è forse la punta dell'iceberg della vergogna del giornalismo italiano televisivo: parlano genericamente di scontri tra studenti senza mostrare o menzionare neanche le mazze da baseball con il tricolare brandite dai mazzieri, che tristemente ricordano episodi di squadrismo fascista che hanno portato questo paese alla rovina. Le mazze da baseball, in grado di spappolare la testa di una persona, sono un dettaglio che non deve essere raccontato.
80 Festival: la più bella festa anni '80
80 Festival - Jesolo (VE) 31 Ottobre 2008
Negli ultimi 3 anni non me la sono mai fatta scappare. Eh no signori, questa è la festa delle feste. Stavolta allora ho deciso di portarne un pezzettino sul mio blog, come si porta un pezzettino di torta all'amica\o che non sa che la torta è stata aperta. La musica anni 80 si differenzia secondo me dalla maggior parte della musica contemporanea perchè semplicemente non è rumore ma melodia; ricerca quindi nel legame tra le note quella sequenza melodica in grado di trascinare chi ascolta in una dimensione diversa fatta di entusiasmo, spensieratezza, semplicità. Alle feste anni '80 è difficile incontrare quell'essere sofisticato, fashion vip, rifugiatosi nell'effimero per non mettere in gioco le proprie debolezze ed insicurezze. Quest'ultimo negli ultimi anni ha preteso la dittatura della musica house che se ha regalato momenti d'oro ad alcune discoteche dal puntodi vista degli incassi, ne ha anche provocato la chiusura una volta esaurita la vena d'oro. A questa crisi non sono sopravissuti neanche tanti locali storici. Qui in Veneto infatti non si contano più le discoteche che hanno chiuso o vuoi perchè chiuse dall'autorità pubblica per traffico di droga o per fallimento. Già perchè la clientela matta house, molto spesso ha portato ad una ghettizzazione della pista delle discoteche che sono diventate un ritrovo di tossici ecstasy che con occhiali da sole a nascondere un viso strafatto chiedevano solo rumore e rumore. Mauro Tonello non conosce crisi invece: 80 Festival, il party da lui e dallo staff di Radio Company è l'evento forse più atteso dagli 80 maniaci, che ogni anno richiama, nelle sue varie edizioni, migliaia di persone da tutta la regione del Veneto e non solo.
Per vedere le altre edizioni http://www.radiocompany.com/80festival/index.html
Quest'anno si è tenuto il 31 Ottobre 2008 (la notte di Halloween) al Palazzo del Turismo di Jesolo (VE), e ha avuto come ospiti Den Harow, Samantha Fox, Righeira, Via Verdi, Tullio de Piscopo, Richard Sanderson
domenica 26 ottobre 2008
L'Abbazia di Praglia: la farmacia della Repubblica di Venezia
L'Abbazia di Praglia, che consiglio caldamente di visitare (la visita all'Abbazia è gratuita; dal loro sito internet http://www.praglia.it/ ho attinto le informazioni, qui riassunte) è sorta ai piedi dei colli Euganei tra l'XI e il XII secolo; è direttamente collegata con l'Abbazia di Santa Giustina di Padova dalla quale partì la grande Riforma monastica benedettina che si diffuse su tutta la penisola fino in Sicilia. L'Abbazia di Praglia conobbe una prima sopressione napoleonica nel 1810 e sucessivamente quella della legge 7 luglio 1866, che sopprimeva tutte le corporazioni religiose, in seguito all'unificazione d'Italia. L'attività del monastero riprese nel 1904 e da allora il nuovo cammino di Praglia fu sempre in ascesa. Durante la seconda Guerra Mondiale, tutta la comunità fu impegnata a salvare civili e militari, ebrei e ariani, connazionali e stranieri, religiosi e secolari, senza parlare della pronta accoglienza e della gelosa e vigilante custodia di infiniti e preziosi tesori di storia e di arte, compresi i quattro cavalli di bronzo della basilica di S. Marco a Venezia. A partire dagli anni Sessanta la Comunità ha assicurato una presenza costante presso l'antico Santuario del Monte della Madonna (Teolo), mentre dagli anni Novanta ha dato vita ad una piccola comunità benedettina in Bangladesh, diocesi di Khulna.
Fin dalla sua fondazione, Praglia è abitata da una comunità di monaci che vivono secondo il progetto di vita stabilito da San Benedetto da Norcia nella sua Regola (sec. VI). Stabilendo uno stretto legame di solidarietà con ogni uomo, il lavoro permette ai monaci di guadagnarsi la vita, di provvedere alla manutenzione ordinaria del monastero e di venire in aiuto a varie situazioni di bisogno e povertà.
Oltre al quotidiano servizio fraterno e all’impegno stabile nei vari ambiti di vita del monastero, i monaci a Praglia si occupano in alcune specifiche attività lavorative: nel Restauro del libro antico, nella Cosmetica “Apis Euganea”, nell’Erboristeria “Pratalea”, nell’apicoltura, nella pubblicazione di opere a carattere monastico e spirituale con la collana “Scritti Monastici”.
martedì 14 ottobre 2008
La Croazia indimenticabile: l'unico vero last minute delle tue vacanze
Castelliere fortificato dell'età del bronzo (1800-1200 A.C.) a Moncodogno
Non è l'acqua delle Maldive o dei Caraibi raggiungibili con 149127763896 euro; vista la crisi "accontentatevi" di quest'acqua raggiungibile con qualche centinaio di euro!!Tramonti croati.
Video della rimozione forzata di autovetture a Rovigno dalle aree c.d. "verdi"...
A Rovigno se festanti parcheggiate in una area dove parcheggiano tutti i turisti, state attenti che nelle vicinanze non ci siano cartelli come i prossimi che propongo, perchè il sottoscritto con i suoi amici è stato multato con 800 kune (circa 100 euro); la polizia municipale di Rovigno (distintivo Poropat 04003) ha portato via la macchina della vacanza con il carro attrezzi. Non esiste un cartello chiaro con il simbolo della rimozione forzata!!!! Ovviamente come succede spesso in Italia..la macchina ti viene portata via con una facilità che lede qualsiasi diritto (sarebbe troppo bello ricevere solo una sanzione economica... anche la beffa). E' stato un episodio davvero increscioso, perchè mi sono accorto che anche lì la polizia municipale ha soltanto l'obiettivo di "fare cassa" (din din), non gliene frega nulla che la cartellonistica non sia chiara e che il turista capisca o non capisca. Soldi, soldi, soldi, maledetti soldi che rovinano tutto.
Un esempio di cartellonistica non efficace: il cartello non riporta il simbolo internazionale della rimozione forzata e non è di facile comprensione visto che non riporta diciture come "no parking", ma solo "Area Verde".