Il Mongol Rally è una straordinaria avventura automobilistica aperta a tutte le macchine con cilindrata inferiore a 1200 cc e moto 125 cc che vede la propria alba in Europa ed il tramonto a Ulan Bator, in Mongolia. Non male no? Pensate che a seconda del percorso scelto la distanza totale è di circa otto o diecimila miglia (quasi 13 mila km) e la maggior parte delle squadre riesce a completare la manifestazione nell'arco di tre-quattro settimane, sempre che riesca ad arrivare..
Il luogo di partenza principale di questo incredibile "rally" è uno più importanti circuiti storici per l'automobilismo britannico, il circuito di Googwood nel Regno unito, in cui le auto girano il circuito in parata prima di partire; alla carovana si aggiungono partecipanti degli altri paesi europei a mano a mano che si procede verso est e quindi da paesi quali Spagna, Francia ed Italia. Il sito ufficiale della competizione è http://mongolrally.theadventurists.com/ e qui è possibile iscriversi, sempre che abbiate il coraggio di farlo ovviamente..
Viene considerata la più grande avventura nel mondo ("greatest adventure in the world"). Lo spirito che caratterizza questa competizione è quello di alimentare il senso di avventura dei partecipanti ("The Adventurists") uniti in team di due o quattro persone, per rendere il mondo meno noioso ("fighting to make the world less boring").
In questo senso non è importante arrivare primi, se non fosse che non viene riconosciuto alcun premio, poichè la fine coincide con il termine dell'avventura. I veicoli che vi partecipano sono volutamente inadeguati per loro cilindrata per la sfida che hanno di fronte, proprio per alimentare questo spirito avventuroso ("adventurous spirit of the rally"). Nessun sostegno organizzativo viene fornito durante il percorso. Non c'è il soccorso ACI che in 10 minuti vi rimette in sesto. Siete soli con i vostri problemi meccanici, psicologici, fisici.
Il luogo di partenza principale di questo incredibile "rally" è uno più importanti circuiti storici per l'automobilismo britannico, il circuito di Googwood nel Regno unito, in cui le auto girano il circuito in parata prima di partire; alla carovana si aggiungono partecipanti degli altri paesi europei a mano a mano che si procede verso est e quindi da paesi quali Spagna, Francia ed Italia. Il sito ufficiale della competizione è http://mongolrally.theadventurists.com/ e qui è possibile iscriversi, sempre che abbiate il coraggio di farlo ovviamente..
Mongol Rally 2009 - The Unprofessionals
Viene considerata la più grande avventura nel mondo ("greatest adventure in the world"). Lo spirito che caratterizza questa competizione è quello di alimentare il senso di avventura dei partecipanti ("The Adventurists") uniti in team di due o quattro persone, per rendere il mondo meno noioso ("fighting to make the world less boring").
In questo senso non è importante arrivare primi, se non fosse che non viene riconosciuto alcun premio, poichè la fine coincide con il termine dell'avventura. I veicoli che vi partecipano sono volutamente inadeguati per loro cilindrata per la sfida che hanno di fronte, proprio per alimentare questo spirito avventuroso ("adventurous spirit of the rally"). Nessun sostegno organizzativo viene fornito durante il percorso. Non c'è il soccorso ACI che in 10 minuti vi rimette in sesto. Siete soli con i vostri problemi meccanici, psicologici, fisici.
Nel 2009, un partecipante ha creato questo video "Tupac in Kazakistan", in cui decine di Kazaki cantano; è attualmente il video più visto del Mongol Rally.
Un po' di storia. La manifestazione, dalla prima edizione del 2004, ha visto ingrossare le file dei proprio partecipanti. Se nel 2004 vi parteciparono soltanto 6 squadre di cui 4 riuscirono a completare il percorso, nel 2005 si iscrissero 43 squadre di cui soltanto 18 arrivarono sani e salvi a Ulan Bator, nel 2006 delle 167 vetture che partirono 117 arrivarono alla meta. Il vero boom accadde però nel 2007, quando l'organizzazione dovette limitare la partecipazione a sole 200 squadre che pagarono una tassa di iscrizione pari a £650 per team.
Gli anni sucessivi è stata confermata la tassa di iscrizione per £650, con una donazione a scopo caritatevole di un minimo di £ 1.000 per veicolo e un deposito cauzionale di 500 sterline, rimborsabile tenendo un comportamento corretto lungo il percorso. Si possono abbattare questi costi, ricercando sponsor, visto che alcune televisioni seguono la competizione nel suo evolversi. Jack Osbourne, figlio di Ozzy e Sharon Osbourne, ha partecipato al rally del 2007 con una Fiat Panda 750cc del 1991.
Quali percorsi si seguono? Se tutti i partecipanti si ritrovano per una grande festa a Praga, ognuno poi prende la propria strada; c'è chi punta su Mosca, Kiev, Istanbul, fino a scegliere gli estremi a nord del Circolo Polare Artico e a sud fino in Iran, il Turkmenistan e l'Afghanistan. I team che scelgono di attraversare l'Ucraina diretti in Russia e più a sud la Turchia diretti verso l'Iran, convergono poi Samarcanda, in Uzbekistan, prima di procedere a nord-est per la Mongolia. Nessuno tra questi percorsi è friendly e sicuro: danni alle auto, come forature e rottura delle sospensioni, rapine a mano armata e altre lesioni di minore entità sono eventi molto comuni.
Con l'aumentare dei partecipanti negli ultimi anni, sono aumentati anche gli incidenti stradali e sempre più team durante il percorso ricorrono a trattamenti ospedalieri. Il 6 agosto 2010, uno dei partecipanti britannici purtroppo è morto e altri due compagni del team sono stati gravemente ferito dopo un incidente stradale in Iran (vicino al confine tra Iran e Turkmenistan). La cilindrata delle automobili che vi partecipano può superare 1200 cc solamente in casi particolari ed entro limiti ragionevoli e comunque il superamento prevede una maggior contributo nella raccolta di fondi per beneficienza. Salvo che non vogliate guidare una ambulanza fino in Mongolia per poi donarla in beneficienza, "participating car must generally be considered to be crap" cioè le macchine devono essere proprio delle scassariole, quindi fino a qualche tempo fa' Citroën 2CV e la Fiat 126, ora però visto che il Governo Mongolo ha preteso giustamente che non entrassero nel paese auto più vecchie di 10 anni, il parco macchine che partecipa alla gara ha visto tra le proprie fila soprattutto Skoda Felicia e la Nissan Micra.
Ovviamente c'è sempre l'originale che decide di guidare un carro funebre o un camper Bedford Rascal. Le auto che si rompono durante il tragitto vengono consegnate o vendute agli operosi meccanici del posto che le rimetteranno in sesto per le loro esigenze ed alcune di queste sono in questo momento in circolazione per l'Asia. Le auto che arrivano a Ulan Bator, in Mongolia, vengono invece battute ad un asta il cui ricavato esaudirà la volontà del pilota.
Esiste un limite, puoi superarlo. |
Nessun commento:
Posta un commento