lunedì 22 novembre 2010

Semplicemente Cnosso.


Ho visitato Cnosso in una calura insopportabile. La bottiglietta d'acqua finisce presto. In Agosto qui Eolo non arriva ed il Dio del Sole invece spara tutte le sue freccie ardenti rendendo la visita quasi un viaggio nel rimpianto di non essere andati a sguazzare nelle fresche acque del mare. Tornati a casa e guardando queste foto, capisci però quanto ne sia valsa la pena e di come Cnosso sia sostanzialmente una tappa obbligata. 


Gran parte di quanto è oggi visibile si deve all'opera di ricostruzione di Arthur Evans, che dal 1900 iniziò ad indagare il sito in cui sorgeva la capitale minoica.

La spettacolarità del palazzo di Minosse si deve più all'intervento ricostruttivo che agli effettivi ritrovamenti. Il mito che lo circonda, il labirinto che racchiudeva il Minotauro, è noto a tutti.


Una grande giara.



La celebre sala del trono, ornata di pitture (rifatte) contiene l'antico trono (a destra) e il bacino lustrale (a sinistra)


Il monte Giouhtas sullo sfondo della foto, 25 km a sud di Cnosso, racchiuderebbe la sepoltura di Zeus, re degli Dei.





Lastricata strada reale o Via Sacra dove si svolgevano le grandi processioni religiose.

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