"Il lavoro è una droga che sembra una medicina" è una citazione di Thomas Lanier Williams, meglio noto come Tennessee Williams (1911 – 1983)
Mi ero abituato alla
Glaxo. Tutte le volte che vado a divertirmi sul lago di Garda e lungo l'A4 passo a fianco al centro ricerche di neuroscienze, lo guardo e vorrei sfiorarlo con la mano, in un misto di ammirazione e rispetto: la
Signora Ricerca è dentro e sta lavorando. Scivolo via costretto, vado a divertirmi sul lago, ma so che alle spalle la Signora Ricerca con i suoi "Cervelli" studia
fenomeni come la depressione, l’ansia, la dipendenza da droghe, i disturbi del sonno. Non bisogna disturbarla, lei pensa ad un futuro migliore per noi e per i nostri figli, per la dignità dell'uomo.
Invece il più grande polo scientifico-tecnologico della regione, uno degli ultimi grandi centri di ricerca farmaceutica in Italia designato dal Gruppo come Centro di eccellenza in Drug Discovery per le Neuroscienze, che occupa 550 ricercatori (un terzo del totale: lo stabilimento di Verona conta 1.500 dipendenti) entro Dicembre 2010 chiude. La multinazionale inglese “GlaxoSmith Kline” (GSK) ha deciso di chiudere il centro di Ricerca di Verona, con ricadute enormi per la ricerca si pensi che la Glaxo ha attivi progetti con gli Atenei di Verona, Brescia, Genova, Roma, Ferrara e Macerata solo per restare in Italia.
Questo è il risultato che si ottiene quando la politica abdica e cede il potere alla finanza; in questo caso il parossismo è che l'Azienda con lo scorso anno ha maturato utili per oltre 2 miliardi di euro, aumentandoli del 66% rispetto al 2008 – ottenendo in Italia svariati (sembra 24) milioni di euro di fondi pubblici proprio per sviluppare i suoi progetti di ricerca.
La sede di Verona della Glaxo
Una società dove la finanza non viene adeguatamente tassata (il livello di tassazione sulle rendite finanziarie in italia è al 12,5% mentre la media europea è tra il 20 e il 22%) e dove taluni investono e speculano sul fatto che la Borsa perda e quindi che delle aziende chiudano lasciando i propri lavoratori a casa, è una società senza futuro. Una società, come quella italiana fanalino di coda in materia, che non investe nella ricerca è una società senza futuro.
Il finale della solità nenia...: sembra che Gsk abbia aperto un centro ricerche che si occupa di neuroscienze in Cina. Il governo cinese ha praticamente regalato tutto, anche i primi cinquanta ricercatori. Che nenia.
Ho fotografato il sito web della GlaxoSmithKline (GSK) al 14/02/2010, che alla voce "Chi Siamo" ancora riporta quanto segue: "è una multinazionale farmaceutica, basata sulla ricerca, nata nel dicembre 2000 dalla fusione di Glaxo Wellcome e SmithKline Beecham. Con oltre 100 mila dipendenti, un fatturato di circa 33 miliardi di euro e una quota di mercato del 5,6 per cento, il gruppo si colloca al secondo posto nel mondo. La Ricerca e Sviluppo può contare su oltre 15 mila ricercatori che operano in Centri ricerca dislocati in vari paesi tra i quali: Belgio, Cina, Croazia, Francia, Giappone, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti. In Italia, dove è presente dal 1932, GSK occupa oltre 3.000 dipendenti e ha la sua sede principale a Verona, ove è presente anche il Centro ricerche che, con oltre 700 addetti, molti dei quali stranieri, è stato designato dal Gruppo come Centro di eccellenza in Drug Discovery per le Neuroscienze."