Quando ero piccolo, ricordo come ci rimasi divorando l'Odissea, nell'apprendere che il vecchio cane Argo morì di infarto per l'emozione di rivedere, dopo tanti anni, il suo padrone Ulisse. Un po' di giorni fa' ho visto al cinema un film bellissimo (portatevi 2 pacchetti di fazzoletti...): Hachiko – Il tuo migliore amico , incentrato sull’amicizia e sulla fedeltà che legano l’uomo e il suo migliore amico e ispirato ad un cane Hachikō realmente esistito in Giappone.
Hachikō (10 novembre 1923 – 8 marzo 1935) fu un cane di razza Akita. Dopo la morte del suo padrone, Hidesaburō Ueno, si recò ogni giorno, per quasi dieci anni, ad attenderlo, invano, alla stazione, in cui l'uomo prendeva il treno. La vicenda ebbe un enorme riscontro nell'opinione pubblica dell'epoca e ben presto Hachikō divenne, in Giappone, un emblema di affetto e lealtà. Nel 1934, al fedele animale fu dedicata una statua e, negli anni, la sua storia divenne il soggetto di film e di alcuni libri.
Ieri invece vengo a sapere da articoli di giornale di una storia incredibile: un pastore tedesco ha percorso oltre 600 chilometri a quattro zampe per tornare dal suo padrone, da Salerno a Pisa. E’ arrivato arruffato, stanco e con i polpastrelli laceri e sanguinanti.
E’ la storia di Rocky, 5 anni, un pastore tedesco preso quando era cucciolo, al canile, da Ibrahim Fwal, un siriano che vive da tempo a Carrara e che lo aveva fatto tatuare. Proprio quel simbolo indelebile che ha permesso ai due «amici» di ritrovarsi dopo 3 interminabili anni, dopo mille vicissitudini visto che il cane che era stato presumibilmente rubato, continuava a scappare dai nuovi padroni che gli si proponevano ricercando il suo primo ed unico amore.
Rochy con il suo padrone Ibrahim Fwal felicemente insieme.
E’ la storia di Rocky, 5 anni, un pastore tedesco preso quando era cucciolo, al canile, da Ibrahim Fwal, un siriano che vive da tempo a Carrara e che lo aveva fatto tatuare. Proprio quel simbolo indelebile che ha permesso ai due «amici» di ritrovarsi dopo 3 interminabili anni, dopo mille vicissitudini visto che il cane che era stato presumibilmente rubato, continuava a scappare dai nuovi padroni che gli si proponevano ricercando il suo primo ed unico amore.
Rochy
In questa storia d'amore, purtroppo l'unico servizio disponibile è quello di Studio Aperto, che nel suo stile patetico soap opera, non poteva certo perdersi una occasione così ghiotta. Lo propongo, perchè contiene le immagini del magnifico cane e del suo padrone:
Qui di seguito delle mie foto con un pastore tedesco, a cui sono stato e sarò per sempre affezionato, perchè come dico sempre, il vero amore non muore mai. Ho già parlato in un precedente post, della bellissima esperienza sul finire di questa estate dove mi sono imbattuto in 8 cuccioli da salvare...
2 commenti:
Balzac diceva che la differenza tra l'amore e l'amicizia sta nel fatto che l'amicizia è certa mentre l'amore non lo è....ah a proposito sto ancora cercando il passo del Vangelo di cui ti avevo parlato...mi dispiace promettere per niente ma sto ancora cercando e dovrò andare a consulto perchè non ho a tutt'oggi trovato un indice analitico del Nuovo Testamento decente in internet..ciao. Alfredo
PS io sarei gattofilo più che cinofilo, anche se amo anche i cani ma non posso tenerne in appartamento. Mia figlia adesso ne vuole uno.....CZZZZ
Ah ah. Che forte. Alfredo. Mi son fatto una bella risata. Tieni tua figlia lontano da questo post allora!!
«Quel che rende indissolubili le amicizie e ne raddoppia l’incanto è un sentimento che manca all’amore: la sicurezza» ha scritto Balzac. Quando un amico muore, viene meno la possibilità di rievocare il tempo passato, l’esperienza comune. Perdita terribile, che solo la luce dell’eternità può riscattare.
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